Shenmue 3 sembra essere sulla bocca di molti dopo l’ultimo E3 svoltosi in quel di Los Angeles – il gioco ha ricevuto una attenzione mediatica, sicuramente non lusinghiera, partendo dalla diatriba “Esclusiva Epic Store”, passando da una serie di Preview non certo emozionanti per finire ad una indignazione generale dovuta ad un annuncio “a sorpresa” da parte di Yu Suzuki ai colleghi di USGames: Shenmue 3 copre all’incirca il 40% della storia di Ryo Hazuki.
Apriti cielo.
Essere un fan di Shenmue oggi risulta quanto meno faticoso. La quantità di negatività che aleggia attorno a questa operazione nostalgia, perché di questo si tratta nel caso di Shenmue 3, è veramente sorprendente, con stampa e leoni da tastiera sempre pronti a criticare un prodotto che esiste quasi per miracolo e che punta ad un target ben preciso – e come tale andrebbe approcciato nella giusta maniera.
Ma cerchiamo di analizzare oggettivamente le presunte problematiche che il web ha portato a galla negli ultimi giorni, partendo da alcune preview non esattamente frizzanti.
Shenmue 3 sarà un titolo di nicchia
Credo che su questo punto tutti saremo d’accordo. Shenmue 3 è un titolo per pochi – cosí come lo erano i primi 2 episodi. Leggendo le varie preview pubblicate dalla stampa specializzata, è semplicissimo capire chi di questi ha giocato ed apprezzato i primi 2 episodi, come Esra Krabbe di IGN Japan, e chi invece non ha nessuna idea su cosa stia provando e che tipo di prodotto ha davanti.
La grafica di Shenmue 3 non è all’avanguardia? Corretto.
Le animazioni di Shenmue 3 risultano legnose? Assolutamente si.
L’art design di alcuni NPC fa ridere? Si.
Ma da quando queste caratteristiche dovrebbero esclusivamente determinare se un gioco è un buon gioco oppure no? Ma possiamo comprendere che da neofiti il primo impatto che un videogiocatore può avere con Shenmue 3 sarà quello, e che la massa giudicherà solo ed esclusivamente questo aspetto.
È importante? Si, assolutamente, ma non è tutto. Shenmue nel 1999 non piacque perché aveva una grafica spaccamascella per l’epoca, ma perchè Yu Suzuki era riuscito a raccontarci una storia in modo tale da farci diventare parte integrante di quel racconto, era riuscito a farci sentire quello che sentiva Ryo.
La storia, lo stile, le ambientazione, le musiche, il passo lento – si riusciva quasi a respirare l’aria sia di Yokosuka che di Hong Kong, noi eravamo li con Ryo Hazuki alla ricerca di Lan Di.
E noi ci aspettiamo questo da Shenmue 3. Un titolo lento, dalle meccaniche che ad una prima occhiata possono sembrare antiquate, ma che in realtà rimangono tutt’oggi rivoluzionarie ed in grado di trasmetterti quelle sensazioni che ti fanno sentire parte integrante della storia. Le preview di tanti veterani del settore lo confermano “Shenmue 3 è semplicemente Shenmue” – ed è questo che noi ci aspettiamo, con tutti i pro ed i contro.
Shenmue non era un titolo per tutti, e non lo diventerà con Shenmue 3 – ma chi sarà in grado di superare uno scoglio create dalle limitazioni tecniche, siamo sicuri che si troverà davanti un titolo con una gran bella storia da raccontare – Yu Suzuki non può e non deve fallire sulla qualità della narrazione.
Shenmue 3 copre a malapena il 40% della storia di Ryo Hazuki
Proprio in riferimento alla storia, questa notizia pubblicata da USGamers ha mandato fuori di testa una quantità notevole di “fan” e Backers Kickstarter. Mi spiace ma qui andrò senza mezzi termini – se non sapete che Shenmue 3 non può in alcun modo essere la conclusione della saga di Ryo Hazuki allora non potete definirvi “fan”.
Suzuki-San ha espresso più e più volte la sua visione della saga negli ultimi 20 anni. Chi ha seguito Yu Suzuki con attenzione saprà che la storia originale di Shenmue è composta ad oggi da 11 Capitoli + 5 capitoli di “Viaggio”, intesi come interconnessione tra le varie location.
Con Shenmue a coprire il solo Capitolo 1 (da qui il nome giapponese di Shenmue Chapter 1: Yokosuka) ed il secondo episodio a coprire 3,4,5 e 6 (il capitolo 2 è il viaggio di Ryo in nave tra Yokosuka ed Hong Kong, disponibile sottoforma di Manga.) Shenmue 3 dovrebbe coprire almeno 2 capitoli, andandosi a posizionare appunto circa al 50% della storia. Suzuki ha specificato più e più volte che il terzo episodio non avrebbe concluso la saga nonostante il riadattamento della storyline iniziale e che avrebbe necessitato almeno di un altro gioco.
Queste informazioni non sono nulla di nuovo, la fan-base dovrebbe essere già a conoscenza di tutto ciò. Tanti parlano di “totale mancanza di rispetto nella fan-base che ha reso possibile questo gioco” – mi dispiace, ma è assolutamente il contrario. Yu Suzuki è focalizzato nel voler portare la sua visione della saga di Shenmue ai fan, ed il non scendere a compromessi e snaturare una storia per forzare la conclusione con il terzo capitolo, sarebbe stato un affronto ben più grande.
C’è da preoccuparsi nuovamente per il potenziale rischio di non vedere la storia terminata? Secondo noi, no. Il grosso della produzione è adesso fatto, il potenziale riutilizzo degli assetti utilizzati in Shenmue 3 per i sequel renderebbe molto più snello (e meno costoso) il processo di creazione dei nuovi titoli, e l’unreal engine garantirebbe anche il supporto alle console di nuova generazione.
Siamo preoccupati per il successo di Shenmue 3? No. Shenmue 3 venderà poco, di questo ne siamo più che certi.
Certo, l’accordo in esclusiva di distribuzione PC per Europa e America con Epic Games ha sicuramente portato al ribasso le stime di vendita su piattaforma PC, ma non conoscendo i dettagli dell’accordo commerciale con Epic Games, non vogliamo definire questa mossa una totale pazzia e fornire ad Ys Net e Deep Silver il beneficio del dubbio.
Ma il rilascio di Shenmue 3 in Cina, tramite la piattaforma WeGame di Tencent potrebbe aprire dei nuovi scenari per il franchise, con un mercato che potenzialmente potrebbe seriamente cambiare gli equilibri.
Noi, continuiamo ad attendere Shenmue 3 con un entusiasmo pari a quello che provammo durante la presentazione sul palco Sony all’ E3 2015, sicuri che Yu Suzuki ci regalerà quel titolo che abbiamo soltanto sognato negli ultimi 20 anni.
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